Secondo Legambiente, la sabbia usata per il ripascimento della costa Picena è incompatibile.

1^ causa di incompatibilità:
il ripascimento dovrebbe essere fatto con sedimenti di granulometria uguale o superiore a quello della spiaggia, più le sabbie sono fini rispetto a quelle della spiaggia da ripascere più il ripascimento ha probabilità di fallire, nel nostro caso la differenza è talmente elevata che il ripascimento ha una probabilità quasi sicura di fallire.
2^ causa di incompatibilità:

il colore scuro (dovuto ad una mineralogia diversa in conseguenza di diversi apporti sedimentari che hanno originato le sabbie: infatti le nostre spiagge sono costituite da apporti provenienti dalle rocce carbonatiche bianche degli appennini mentre le sabbie usate per il ripascimento hanno minerali scuri vulcanici che provengono dalle Alpi) che porta ad una variazione del colore della spiaggia emersa e sommersa che era originariamente ocra (nel caso di sabbia) o bianco (nel caso di ghiaia).

Dal punto di vista chimico (contenuto di sostanze inquinanti) non c'è inquinamento, per questo gli addetti ai lavori dicono che non c'è incompatibilità.
Loro puntano su questo aspetto della compatibilità chimica perché vogliono nascondere le due incompatibilità sopra indicate.