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No alle fonti fossili PDF Stampa E-mail
Scritto da Sisto Bruni   
Lunedì 30 Luglio 2018 22:22

NO OIL

Legambiente: “Ribadiamo il nostro no alle fonti fossili. Bisogna puntare su efficienza e rinnovabili”.

Firma la petizione #NoOil: https://bit.ly/2NWh8oI

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“È ora di avere il coraggio di dire basta a questa dannosa corsa al petrolio e all’utilizzo dell’airgun per la ricerca di idrocarburi che fa scempio del nostro mare. Il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Per questo motivo continuiamo a promuovere azioni concrete per fermare la realizzazione di progetti che rischiano di compromettere il nostro ecosistema marino. È necessario spingere l’innovazione energetica e investire sulle fonti rinnovabili, che negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale nella nostra regione e rappresentano una soluzione concreta per contrastare i cambiamenti climatici.”

Questo il commento di Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, in occasione della giornata di mobilitazione contro le fonti inquinanti promossa dal Legambiente assieme a CAN Europe, Coordinating Committee for International Voluntary Service, Green Istria, Green Home Montenegro, ODI, Plataforma Algarve Livre De Petróleo, Alliance of European Voluntary Service Organisations e Worldwide Friends Iceland.

La folle corsa al petrolio anche nella nostra regione continua senza tregua a discapito dell’ambiente e Legambiente lo ricorda nel report "Enemy of the planet: Perché Eni ci riguarda e rischia di diventare sempre più nemico del pianeta”, diffuso proprio oggi. Nel 2015, infatti, Eni ha realizzato la piattaforma Clara Nw, situata a 45 km dalla costa anconetana, nonostante le numerose proteste di cittadini e associazioni per svariate ragioni, a partire dalle prescrizioni che autorizzavano attività in cui non si escludevano incidenti gravi tali da compromettere in maniera irreversibile la qualità ambientale, oltre il rischio subsidenza, sismico e allo sviluppo economico locale mettendo a rischio tutte le attività marine, dal turismo alla pesca.

Inoltre è doveroso ricordare la recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato il via libera alle attività di ricerca di idrocarburi, autorizzate dal Ministero dello Sviluppo Economico, davanti alle coste di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e che ha riaperto la partita per il progetto di installazione della piattaforma Eni “Bianca& Luisella” nel tratto di mare a confine tra Marche ed Emilia Romagna.

Per questo Legambiente lancia oggi la petizione su "No Oil" change.org "No Oil" stop alle fonti fossili stop alle fonti fossili indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e ribadisce l’importanza di un cambio di rotta della politica nazionale per avviare anche in Italia il processo di decarbonizzazione puntando sempre di più sulle energie rinnovabili.


Per info sul dossier: www.legambiente.it

Ultimo aggiornamento Martedì 04 Settembre 2018 18:20