Passeggiata fra archeologia e natura
ore 8:30 Appuntamento presso il parcheggio di piazza San Filippo Neri a SBT (per chi viene da nord ore 8:45 parcheggio del Morison a Cupra marittima).
ore 9:00 visita guidata al foro romano di Cupra marittima
ore 10:30 si lascia il parco archeologico per una bellissima passeggiata nelle campagne tra Cupra e Massignano attraverso antichi sentieri e boschi, fino a raggiungere la chiesa di villa Santi di Massignano
ore 12:30 Fine passeggiata e spostamento in auto fino al ristorante "Anita" di Cupra marittima (menu e prezzo convenzionato + menu bambini)
Prenotazione obbligatoria ai numeri di telefono riportati nella locandina di prima pagina
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Notizie Utili:
Il territorio di Cupra Marittima era frequentato già nel corso del Paleolitico Inferiore e Medio lungo i terrazzi fluviali del Menocchia e dell’Aso. La sua storia nel periodo piceno riveste particolare importanza in relazione al santuario dedicato alla dea Cupra; ricche necropoli databili a partire dal VI sec a. C. documentano una realtà insediativa articolata. Con la conquista del Piceno da parte dei romani nel 268 a. C. il territorio entra a far parte dell’ager publicus.
L’area del parco si estende a nord della città attuale per una superficie di circa 32 ettari; in essa si trovano evidenti tracce dell’impianto urbano della città romana di Cupra Marittima.
L’area del Foro è posta su un ampio pianoro in località “Civita” ove gli scavi hanno riportato alla luce i resti di un tempio a pianta rettangolare e due archi onorari.
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Chiesa dei Santi Felice e Adaucto a Villa Santi di Massignano
Nella frazione di Villa Santi di Massignano (Ascoli Piceno), lungo la Valmenocchia, troviamo la Chiesa dei Santi Felice e Adaucto. Risale al XVII secolo, ricostruita sui resti di una chiesa romanica del X secolo di cui oggi rimane soltanto l’abside.
L’insolito nome di uno dei santi cui la chiesa è dedicata, Adaucto, induce ovviamente all’approfondimento.
Da http://www.santiebeati.it/dettaglio/68050, autore Piero Bargellini riportiamo: “Felice era un presbitero romano, condannato a morte durante la persecuzione di Diocleziano. Mentre veniva condotto al luogo dell'esecuzione, sulla via che porta a Ostia, dalla folla dei curiosi e dei compagni di fede si staccò uno sconosciuto, che andò incontro al condannato. Giunto a un passo dai soldati incaricati dell'esecuzione, proclamò a voce ferma di essere cristiano e di voler condividere la stessa sorte del presbitero Felice. Venne esaudito senza troppi indugi. Dopo aver spiccato la testa di Felice, con la stessa spada decapitarono l'audace, che aveva osato sfidare le leggi dell'imperatore. Ma chi era costui? Nessuno dei presenti ne conosceva l'identità e fu chiamato semplicemente "adauctus", aggiunto, da cui il nome Adaucto, Adautto. L'episodio restò vivo nella memoria della Chiesa romana, che associò i due martiri in un'unica commemorazione, al punto che alcune fonti li definiscono fratelli.”
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La chiesa ha copertura a capanna e la facciata principale è arricchita da lesene e finestroni sovrastati da frontoni. Sulla fiancata sinistra è appoggiato un campanile che sorregge due campane. Nel bel giardino circostante campeggia una statua della Madonna benedetta da Papa Giovanni Paolo II il 25 giugno 1980. L’ingresso laterale presenta un artistico portale in rame battuto su cui otto riquadri raffigurano altrettante tappe fondamentali della vita della Chiesa, da Caino e Abele all’Olocausto. All’interno, la navata centrale termina con un’abside. |