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Immagine-Rifiuti Zero

Leconomia circolare dei rifiuti

Presentata all’Università Politecnica delle Marche la II edizione

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Le Marche regione virtuosa con il 65,56% di raccolta differenziata.

138i “Comuni Ricicloni” marchigiani ad aver superato il 65% di RD nell’anno 2017. Tra questi ben 19 ottengono il riconoscimento “Comuni Rifiuti Free” per aver contenuto la produzione pro capite di secco residuo al di sotto dei 75 Kg/anno/abitante.

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Legambiente: “Nell’anno dell’approvazione definitiva del pacchetto sull’economia circolare al Parlamento Europeo le Marche celebrano numeri importanti, ma la strada da fare è ancora lunga. È urgente mettere in piedi azioni di prevenzione della produzione dei rifiuti e lavorare per l’integrazione dell’impiantistica a partire dalla realizzazione di impianti per la digestione anaerobica della frazione organica”

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Si è conclusa con grande successo, mercoledì 12 dicembre, presso all’Aula Azzurra dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, la II edizione dell’“EcoForum Marche”, un appuntamento unico a livello regionale ideato da Legambiente e dedicato al confronto tra rappresentanti dei comuni, gestori dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della nostra regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche. Nel corso dell’evento, è stata anche presentata la XVI edizione di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti e sono stati premiati i “Comuni Rifiuti Free”, che si distinguono non solo per una buona raccolta differenziata, ma anche per la qualità delle attività di riciclo e per le buone politiche di prevenzione.

In base ai dati raccontati durante l’iniziativa, le Marche si dimostrano una regione virtuosa nella raccolta differenziata, superando il 65,56% di RD. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 73,58%, Pesaro-Urbino al 65,17%, Ancona al 65,60%, Ascoli Piceno al 60,06% e Fermo al 58,54%.

Nella sezione dedicata a “Comuni Ricicloni”, ad essere premiate sono state ben 138 amministrazioni che si sono contraddistinte per il raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata, con punte superiori all’87% raggiunte dal comune di Camporotondo di Fiastrone (MC) (87,08% RD). Tra queste, Macerata si conferma la migliore esperienza tra i capoluoghi di provincia per i risultati raggiunti nella raccolta differenziata, che si attesta al 74,93%.

Tra i Comuni Ricicloni, in particolare, sono 19 le amministrazioni ad aver ottenuto il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile: Folignano (AP), Ripe San Ginesio (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Appignano (MC), Monte San Giusto (MC), Monte San Vito (AN), Castelfidardo (AN), Chiaravalle (AN), Torre San Patrizio (FM), Peglio (PU), Borgo Pace (PU), Frontino (AP), Mercatello sul Metauro(PU), Lunano (PU), Belforte all’Isauro (PU), Terre Roveresche (PU), Piandimeleto (PU), Tavullia (PU) e Piobbico(PU).

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«È necessario puntare concretamente ad un’economia circolare, un sistema in cui tutte le attività della filiera produttiva siano organizzate in modo da poter compiere la tanto auspicata rivoluzione nell’ottimizzazione dell’uso di risorse naturali e nella gestione dei rifiuti, in un’ottica di competitività, innovazione e risparmio economico. - hanno dichiarato Francesca Pulcini e Marco Ciarulli, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Marche - Per fare questo è necessario lavorare insieme per adeguare il sistema di gestione di rifiuti alla nuova sfida che l’economia circolare ci pone. L’integrazione degli impianti tra gli ambiti territoriali, coordinata dalla Regione, rappresenta il primo passo per mettere le nuove basi che ci consentiranno di raggiungere migliori performance di gestione del ciclo dei

rifiuti e di utilizzare in maniera efficiente le risorse economiche e ambientali. La sfida dell’integrazione degli impianti può partire da subito con la realizzazione di impianti di digestione anaerobica per la frazione organica che in gran parte oggi, nelle Marche, non viene valorizzata al meglio o viene portata fuori regione per lo smaltimento».

A questo proposito Legambiente, che ha lavorato sulla diffusione del progetto ISAAC per la rimozione delle barriere sociali riguardo a questa tecnologia, ha ricordato che il biometano può avere un ruolo fondamentale nella strategia energetica del nostro territorio, nella riduzione dell’inquinamento atmosferico e nella lotta ai cambiamenti climatici e che la sua produzione può e deve avvenire nel rispetto della biodiversità e della funzione di stoccaggio del carbonio svolta da foreste e dai terreni coltivati.

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«Le Marche hanno tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale sul tema dei rifiuti, ma la strada da percorrere è ancora lunga. - ha concluso Giorgio Zampetti, direttore di Legambiente Nazionale -. Per applicare concretamente il modello di economia circolare occorre infatti fare un passo ulteriore, partendo da quelle che sono le esperienze di successo ed estendendole a tutto il territorio regionale. Le azioni da mettere in campo sono definite: raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, un lavoro importante sulla prevenzione dei rifiuti che è ancora oggi il tallone di Achille di questa regione, l’adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia, politiche di prevenzione efficaci e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio».

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Nel corso dell’iniziativa, inoltre, si è parlato dell’Osservatorio Appalti Verdi istituito da Legambiente in collaborazione con Fondazione Ecosistemi, che nasce allo scopo di monitorare l’attività della pubblica amministrazione con azioni di analisi dell’applicazione del Green Public Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi, e del progetto Ancora, l’iniziativa messa in campo dal comune di Folignano, Legambiente Marche ed Ecocentropiceno al fine di prevenire la produzione dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) intercettandoli prima che diventino rifiuti e inserendoli in un circuito virtuoso di rimessa in funzione o disassemblaggio, attraverso il recupero di parti meccaniche ed elettroniche.

Al termine dell’EcoForum, infine, è stata presentata “Alleva la speranza”, la nuova campagna di Legambiente ed Enel per sostenere le imprese di allevamento delle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016.

Hanno partecipato all’evento: Giorgio Zampetti, Direttore di Legambiente; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Marco Ciarulli, Responsabile scientifico Legambiente Marche; Angelo Sciapichetti, Assessore all’Ambiente della Regione Marche; Sauro Longhi, Rettore UNIVPM; Antonio Mastrovincenzo, Presidente Consiglio Regionale delle Marche; Roberto Paoloni, Sindaco di Belforte del Chienti; Giuseppe Giampaoli, Direttore Cosmari; Giancarlo Marchetti, Direttore ArpaM; Francesco Fatone, UNIVPM; Marco Mancini, Ufficio Scientifico Legambiente; Matteo Terrani, Assessore Ambiente Folignano.

Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Gennaio 2019 14:48