Ecosistema Urbano 2017 |
Ecosistema Urbano 2017 L’indagine annuale di Legambiente sullo stato di salute delle città italiane Macerata settima in classifica, seguita da Pesaro (24°), Ancona (32°) e Ascoli Piceno (41°) Pesaro tra le città più “bike-friendly” d’Italia. Buoni i dati di Ancona sul trasporto pubblico Preoccupante il dato sull’incidentalità stradale, che colloca Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro tra gli ultimi posti della classifica nazionale
Pesaro, nonostante non sia tra i primissimi posti della classifica nazionale, è la città dove si notano i maggiori passi in avanti, in particolare nella mobilità nuova, grazie alla creazione della Bicipolitana, una metro di superficie, dove, al posto delle rotaie, ci sono percorsi ciclabili e al posto dei vagoni ci sono le bici, con cui la città marchigiana ha fatto salire su due ruote più di un cittadino su quattro. I suoi undici itinerari ciclabili si ispirano allo schema di una metro (linee di diversi colori, tabelle delle fermate) e hanno rivoluzionato il modo di muoversi e vivere la città: una nuova grande infrastruttura pubblica di trasporto locale a fronte di un investimento a volumi zero e nemmeno troppo oneroso. Negativo, invece, il dato relativo alla produzione pro capite di rifiuti urbani, con 710 kg/abitante/anno, tra i più alti d’Italia. A distinguersi positivamente per il trasporto pubblico, invece, con una media di 109 viaggi su trasporti pubblici per abitante all’anno e per la produzione pro capite di rifiuti, che si attesta al 508,5 kg/abitante per anno, troviamo proprio il capoluogo di regione. A pesare, invece, sul piazzamento della città di Ancona, le poche aree pedonali fruibili, circa 0,18mq ogni 100 abitanti e la scarsa presenza di piste ciclabili, circa 0,77 metri equivalenti/100 abitanti. Ascoli Piceno e Macerata risultano virtuose per la percentuale di dispersione di acqua in rete, riuscendo a contenere le perdite sotto il 15%. Positivo anche il dato relativo ai consumi derivanti da energie rinnovabili: per la diffusione del solare termico e fotovoltaico installato su strutture pubbliche, spiccano nella classifica nazionale Macerata e Pesaro. Merita una riflessione il dato negativo sull’incidentalità stradale, che vede tre città marchigiane, nello specifico Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro, tra gli ultimi posti della classifica nazionale, rispettivamente con 7,3, 7,57 e 7,86 morti/feriti ogni 1000 abitanti. “La trasformazione delle nostre città è il grande obiettivo che dobbiamo raggiungere nei prossimi anni, perché è da qui che passa la sfida dell’innovazione e della sostenibilità ambientale, della coesione sociale e dell’integrazione, della rigenerazione urbana e una parte della lotta ai cambiamenti climatici – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche –. Per questo è fondamentale che, a livello locale, Amministrazioni, cittadini e associazioni si mobilitino per lavorare insieme alla costruzione di città migliori e più desiderabili e le buone performance delle città marchigiane testimoniano la forte rete di comunità che caratterizza i nostri territori. Un cambiamento che parte da una nuova mobilità pubblica, più piste ciclabili, maggiore raccolta differenziata spinta e una riduzione della produzione di rifiuti pro capite. Chiediamo, dunque, a tutti gli enti locali di avere più coraggio e di puntare su politiche ambientali avanzate – conclude Pulcini – poiché, soprattutto in questo momento di forte cambiamento per la nostra Regione, in assenza di obiettivi chiari e ambiziosi, le nostre città non riusciranno mai a raggiungere l’eccellenza che meritano”.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Dicembre 2017 21:30 |